Fondazione Mps e Banca Mps invitano a scoprire Palazzo Sansedoni e Rocca Salimbeni a Siena
Sabato 1 ottobre con visite guidate dalle ore 10 alle ore 19
Ingresso gratuito da Banchi di Sotto n.34 e piazza Salimbeni n.3
Fondazione Monte dei Paschi e Banca Monte dei Paschi aderiscono alla XV edizione di “Invito a Palazzo, Arte e storia nelle Banche e nelle Fondazioni di origine bancaria”, la manifestazione promossa dall’ABI-Associazione Bancaria Italiana, in collaborazione con ACRI-Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio che anche quest’anno, per un’intera giornata, mette in mostra opere d’arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche, delle fondazioni e delle casse di risparmio. A Siena sabato 1 ottobre, dalle ore 10 alle ore 19, sarà possibile visitare gratuitamente Palazzo Sansedoni e Palazzo Salimbeni, gioielli d’arte e testimoni della storia della città.
Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione Monte dei Paschi, si affaccia su Piazza del Campo e ha il suo nucleo originario in una torre del Duecento abbattuta nel 1760. L’attuale sistemazione si deve ad un riassetto ed ampliamento compiuto nei secoli XVII e XVIII, durante il quale venne realizzata anche la facciata su Piazza, da considerarsi di stile neogotico ante litteram. Gli ambienti interni del palazzo sono impreziositi da una ricca decorazione pittorica realizzata nel corso del Settecento dai pisani Antonio e Francesco Melani e dai fiorentini Giovan Battista Ferretti e Pietro Anderlini, ai quali si devono le allegorie e le quadrature illusionistiche che distinguono le sale più significative; mentre altri ambienti denotano, ormai, caratteri neoclassici con colori pastello e stucchi dorati.
Il percorso museale di Palazzo Sansedoni ospita la Collezione Opere d’Arte, un progetto avviato nel 2004 con lo scopo di riportare a Siena opere e manufatti significativi per il panorama storico-artistico del territorio senese andati dispersi nel corso dei secoli. In occasione dell’iniziativa “Invito a Palazzo” sarà aperta al pubblico per la prima volta la “Stanza del Novecento” che ospita nuove opere finora conservate in luoghi non accessibili al pubblico quali la “Resurrezione di Cristo” di Cesare Maccari, la “Pia de’ Tolomei” di Arturo Viligiardi e il “Presepe” in bronzo di Vico Consorti, il “Paesaggio maremmano” di Memo Vagaggini e “Il dolore” di Giulio Corsini.
Il percorso museale così concepito offre al visitatore un’esperienza unica, favorendo la conoscenza della storia della città e dei suoi tesori nascosti, tale da creare una maggiore consapevolezza della cultura artistica di Siena attraverso materiali tangibili che nei secoli sono stati prodotti.
Durante tutto l’anno il palazzo è sempre visitabile su richiesta. Una speciale attenzione è riservata alle scuole di Siena e provincia con il progetto “Lezioni d’arte per studenti a Palazzo Sansedoni”, per scoprire la storia, la tradizione e l’arte delle epoche dal 1300 al 1800 circa, con la possibilità di co-progettare con i docenti iniziative didattiche specifiche relative ai diversi percorsi formativi degli istituti. Per informazioni e prenotazioni: Vernice Progetti Culturali – Tel. 0577.226406; info@verniceprogetti.it; www.verniceprogetti.it.
Palazzo Salimbeni, dimora duecentesca della potente famiglia dei Salimbeni, è la sede storica della Banca Monte dei Paschi di Siena. Confiscato ai Salimbeni al principio del XV secolo dalla Repubblica di Siena, il complesso immobiliare fu destinato ad ospitare vari uffici pubblici, tra i quali, appunto, il Monte di Pietà. E questa istituzione, all’inizio modesta, andò poi progressivamente estendendo la sua presenza nel vasto complesso, insieme ad un continuo sviluppo operativo, tanto che, all’indomani dell’Unità d’Italia, l’intero immobile non fu più sufficiente ad ospitare la Banca, che si espanse nei due contigui palazzi rinascimentali Spannocchi e Tantucci. Nella seconda metà dell’Ottocento il Monte interessò Giuseppe Partini, uno dei più noti architetti del tempo ed esponente della corrente “purista”, allora dominante in Italia, per un intervento di restauro importante. Nel 1972, in occasione del quinto centenario dalla fondazione della Banca, fu inaugurato un nuovo cospicuo programma di restauri e di ristrutturazioni, attuato su progetto dell’architetto Pierluigi Spadolini. Ispirata a moderni criteri di intervento, questa operazione ha avuto come principale finalità il recupero e la messa in luce delle strutture antiche ed originali dei Palazzi mantenendo, comunque, gli elementi principali dell’intervento partiniano.
I visitatori potranno ammirare la collezione d’arte, costituita da opere di scultura, pittura ed arte decorativa di ambito senese, in un percorso espositivo che si snoda attraverso i diversi corpi di fabbrica che componevano l’antico Castellare, dal fondaco, al cortile, alla scala progettata dall’architetto Pierluigi Spadolini, ai locali dell’archivio storico, al museo, alla Sala della Rocca.
L’apertura straordinaria di Palazzo Salimbeni sarà anche l’occasione per ammirare il trittico “Le Eroine Chigi” recentemente restaurato dalla Banca. Le tre tavole, Giuditta, Artemisia e Cleopatra presentavano numerosi distacchi lenticolari del colore che avevano reso necessario un intervento di conservazione per scongiurare il peggioramento dello stato di conservazione. Il restauro delle tre opere, normalmente conservate all’interno di Palazzo Chigi Saracini, ha permesso di definire l’attribuzione, fino ad oggi incerta, al maestro senese Domenico Beccafumi.