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Azione di responsabilità, la posizione di Fondazione Mps

Apr 10, 2013 | 2013, Comunicati stampa

In merito al contenuto di alcuni articoli apparsi in questi giorni sui media nazionali e di interventi a livello locale riguardo all’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori di Banca Mps, la Fondazione Monte dei Paschi ricorda che nell’assemblea del 25 gennaio scorso la sua posizione su tale tema è stata espressa in maniera netta e inequivocabile come risulta dall’intervento del presidente Gabriello Mancini il quale, auspicando con forza che fosse fatta piena chiarezza sui conti della Banca e sulle vicende ad essi connesse, ha ribadito che la Fondazione “qualora dagli approfondimenti in corso dovessero emergere elementi utili a giustificarle, è determinata a intraprendere tutte le eventuali azioni, comprese quella di responsabilità che la legge le riserva, a tutela degli interessi propri e di tutti gli azionisti”.
Nel frattempo i vertici di Banca Mps hanno promosso un’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori dell’istituto di credito e nella sua prossima riunione la deputazione amministratrice di FMps sarà chiamata a votare, in coerenza con quanto già dichiarato il 25 gennaio scorso, l’adesione a tale iniziativa, che sarà sottoposta all’approvazione degli azionisti nell’assemblea di Banca Mps convocata per il 29 aprile prossimo.
Per quanto riguarda un’eventuale azione di responsabilità motu proprio, la Fondazione sta monitorando costantemente la situazione e gli elementi che di volta in volta sono emersi ed emergono per verificare se esistano gli effettivi presupposti per promuoverla, alla luce delle disposizioni di legge che regolano una tale iniziativa da parte dei soci di una società per azioni. Normative che richiedono tra l’altro la disponibilità di precisa documentazione riguardo agli specifici fatti contestati (ricordando che il codice civile pone a carico del proponente l’onere della prova), nonché la sussistenza di un danno particolare nei confronti del singolo socio e non di un danno diffuso.
Nessun freno dunque, né volontà dilatorie, ma solo una seria e responsabile analisi dei dati di fatto, analisi che se riscontrerà basi concrete per promuovere un’azione di responsabilità o qualsiasi altra iniziativa a tutela del patrimonio o di eventuali altri interessi e diritti della Fondazione non potrà che portare ad agire in tal senso.