Secondo la tradizione cristiana moderna l’inizio dell’anno si fa partire dal primo di gennaio. Questo avviene da circa duecentocinquanta anni, cioè da quando il mondo occidentale si è trovato d’accordo nell’approvare una regola unica per misurare il tempo sulla scia di una consuetudine codificata da papa Gregorio XIII nel 1582.
In Toscana, ad esempio, nel passato non esisteva uniformità di date: a Firenze, Lucca, Prato e Siena il capodanno si celebrava il 25 marzo “ab incarnatione domini”, nel giorno in cui la tradizione cristiana venera il mistero dell’Annunciazione, cioè il concepimento di Maria per opera dello Spirito santo. Ad Arezzo e Massa-Carrara invece si faceva partire l’anno dal 25 dicembre, ”a nativitate”, cioè a partire dal giorno della nascita di Cristo. A Pisa, si usava il cosiddetto ”stile pisano ab incarnatione” con la differenza di anticiparlo di un anno. Si può facilmente immaginare la confusione che per secoli è regnata quando si trattava di dare una data uniforme a documenti ufficiali che riguardavano più nazioni o anche più città.
Il calendario ”a circoncisione”, che parte dal primo gennaio, fu definitivamente accettato solo nel 1749 quando, con un decreto del granduca Francesco II di Lorena, la Toscana si adeguo’ al calendario gregoriano, già imperante in tutta Europa che prevedeva di far iniziare l’anno il primo di gennaio.
A Siena il 25 marzo si celebrava la festa dell’antico ospedale e della sua chiesa intitolata alla Vergine Annunziata. Girolamo Gigli, nel suo Diario Sanese, descrive in dettaglio il rituale perpetuato da secoli all’ospedale, ovvero: donazione dei ceri da parte del Comune, presentazione delle maestranze delle Grance, esposizione delle reliquie nella Cappella del Manto e venerazione delle suddette da parte del popolo senese.
Basandosi sullo stretto legame che da sempre intercorre tra la vita religiosa e la vita civile della città, il Magistrato delle Contrade in accordo con le massime istituzioni cittadine, ha inteso intraprendere un cammino di riflessione sugli alti valori etici su cui si fonda la convivenza civile, ed organizza in occasione del Capodanno senese i “Dialoghi tra Cielo e Terra”, incontri che propongono ogni anno alla città le riflessioni di una figura di spicco della cultura italiana.
Luogo dell’incontro è la Sala del Mappamondo, all’interno del Palazzo Pubblico. La lectio magistralis – che nel 2013 è stata tenuta dal cardinale Gianfranco Ravasi, nel 2014 dal professor Massimo Cacciari, nel 2015 dal teologo fr. Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose -, nel 2016 da Monica Maggioni, presidente RAI, e nel 2017 da padre Federico Lombardi S.I., già direttore della sala stampa della Santa Sede, nel 2018 dal professor Salvatore Settis.
Celebrazione del ”Capodanno senese” 2019
Programma 25 marzo
ore 17.00 – Ritrovo delle comparse e delle autorità cittadine presso la chiesa della SS. Annunziata
– Offerta del cero votivo da parte del Magistrato delle Contrade
ore 17.30 – Partenza della processione dalla SS. Annunziata al Palazzo Pubblico
ore 18.00 – Palazzo pubblico, sala del Mappamondo: lectio magistralis S.E. Cardinale Prosper Grech